Il paragone è senza dubbio di facile presa ed efficace da un punto di vista comunicativo: evocativo di grandi sofferenze e – al superamento della crisi – di grandi speranze. Ma il torto peggiore che si potrebbe fare a quei tanti anziani che se ne sono andati a causa del Covid-19, sarebbe quest’anno paragonare – per le celebrazioni del 25 aprile, festa della Liberazione – la guerra di ieri all’oggi. Siamo d’accordo, fa bene Mattarella a dire che ci sarebbe bisogno dello stesso spirito. Ma, davvero, non facciamo paragoni tra una guerra vera e questa emergenza sanitaria. Sarebbe un errore e… Continua a leggere